EREMOTARSO
GARGANEGA PASSITO IGT
La storia dietro la bottiglia
Tra le ombre delle colline di Gambellara, viveva un personaggio misterioso chiamato Eremotarso. All’approssimarsi di ogni inverno egli si ritirava nel suo eremo fatto di basalto, una grotta silenziosa dove il tempo sembrava fermarsi.
Dalle profondità della sua dimora Eremotarso osservava amorevolmente il territorio: le colline ondulate, i filari di viti, i campi che si estendevano come un manto verde. Tutto faceva parte del suo universo ed egli conosceva ogni segreto della terra che tanto amava.
Le esperienze della sua lunga vita, come gocce d’ambra, si depositavano nella sua anima, e in questa contemplazione Eremotarso abbracciava la sua trasformazione.
La sua solitudine era un viaggio di scoperta, una stagione invernale in cui il freddo del distacco si trasforma in calore, e l’anima si arricchisce di profondità.
Quando la primavera tornava ad illuminare il territorio di Gambellara, Eremotarso emergeva dal suo eremo, trasformato in una nuova essenza. Portava con sé una dolcezza che solo il tempo e la pazienza possono regalare. La sua presenza, silenziosa ma potente, era come il retrogusto persistente di un vino pregiato, un tributo alla magia di Gambellara e alle sue antiche tradizioni.
SCHEDA TECNICA
ZONA DI PRODUZIONE
Selva di Montebello.
Terreno di origine vulcanica ricco di basalto
UVAGGIO
100% Garganega
TIPOLOGIA
Vino bianco dolce passito
VENDEMMIA
Selezione manuale per appassimento a metà settembre
LAVORAZIONE
L’uva viene fatta appassire sui tradizionali picai e messa a riposo in fruttaio fino a primavera. Dopodiché viene torchiata e successivamente fatta fermentare a basse temperature (la fermentazione può durare anche più di 30 giorni).
AFFINAMENTO
2 anni in barrique di primo e secondo passaggio
TITOLO ALCOLOMETRICO
12%vol
DESCRIZIONE
Aspetto: Un ambrato affascinante dà vita al bicchiere, riflessi d’oro che catturano l’essenza del sole.
Naso: Intensamente avvolgente, con profumi di frutta secca, miele di castagno e albicocca disidratata. Un tocco esotico di mango e il calore dolce di marron glacé si intrecciano con note rilassanti di camomilla e spezie, suggellate da un finale di cioccolato amaro.
Bocca: Un abbraccio cremoso e persistente, in cui la sapidità piacevole accompagna un’acidità delicata. Un equilibrio sublime che completa il viaggio gustativo, regalando una nota finale indimenticabile.
ABBINAMENTO
Formaggio grana stagionato
SERVIZIO
Temperatura ideale: 12˚C
L’APPASSIMENTO TRADIZIONALE
I PICÁI
La zona di Gambellara è nota per la produzione di vini passiti pregiati, la cui produzione rappresenta una pratica antica e familiare. La tradizione vuole che durante la vendemmia si selezionino i migliori grappoli, perfettamente maturi e intatti. Questi grappoli vengono poi agganciati a lunghi cordini e a loro volta appesi (in dialetto “picái”) alle travi dei granai.
In questo spazio buio, fresco e ventilato riposano per tutto l’inverno, andando incontro ad un lento appassimento, che permette di concentrarne l’essenza.
A fine inverno gli acini appassiti vengono torchiati delicatamente (spesso con torchio manuale) per ottenere un nettare denso e dolcissimo, che poi viene vinificato.